Novembre 2011… il destino del Palazzo sembra tristemente segnato

Riportiamo di seguito la lettera del consigliere comunale di maggioranza Davide De Rosa e la risposta scritta dai consiglieri di minoranza Ghisalberti e Zenoni.
Entrambe le lettere sono state pubblicate da L’Eco di Bergamo.
Le considerazioni del consigliere De Rosa sembrano purtroppo indicare la vendita di Palazzo Suardi come una realtà sempre più imminente…
Il Movimento Piazza Vecchia Non Si Vende continuerà a battersi per convincere l’Amministrazione Comunale a cambiare idea.
 
De Rosa (Lista Tentorio) scrive:
“Non prendiamoci in giro! Il capogruppo del Pd, Elena Carnevali, e tutta l’opposizione sostengono che per mesi la giunta Tentorio ha tergiversato sul programma alienazioni immobiliari. Nulla di più falso. Infatti il Piano delle alienazioni ha trovato forte resistenza proprio nel Pd e nelle file dell’opposizione.
Il Pd e le opposizioni, occorre ricordarlo, oltre ad aver fatto bagarre nella riunione del Consiglio comunale in cui il Piano era all’ordine del giorno, ponendo il veto sull’alienazione di molti beni pubblici, senza fornire alternative valide, hanno furbescamente omesso di dire ai cittadini le reali ragioni per cui si doveva necessariamente procedere alla vendita degli immobili e in particolare di Palazzo Suardi. Hanno così promosso tra i cittadini una forte campagna denigratoria, al fine proprio di evitare la cessione ai privati di tali patrimoni, specialmente quella di Palazzo Suardi, che è sicuramente il più appetibile non solo per la sua posizione, ma anche perché non soggetto a immediate trasformazioni come invece Astino e altri.
Il malcontento popolare suscitato dalla disinformazione e la non urgente ,allora, necessità di attuare una scelta impopolare hanno fatto desistere dal mettere in atto nell’immediato la “contestata” vendita dell’immobile di Piazza Vecchia. Si sa che fare cessioni nel mercato finanziario attualmente è sbagliato ma, purtroppo, è l’unica vera e concreta soluzione che, come Amministrazione, abbiamo per non fermare investimenti sia su nuove opere e manutenzioni, sia su opere (fra cui la ristrutturazione e ampliamento dell’Accademia Carrara ecc.) che, iniziate sotto la precedente Amministrazione, per la loro importanza sono state condivise e sostenute dalla maggior parte delle forze politiche, noi compresi, rischierebbero di rimanere incompiute a causa della crisi attuale.
Coerentemente la Lista Tentorio si è sempre schierata a favore della vendita del Palazzo Suardi in Piazza Vecchia, in quanto tale immobile avrebbe sicuramente trovato un acquirente e avrebbe fatto incassare almeno 8 milioni di euro con la conseguenza che avremmo evitato la vendita dolorosa di azioni A2A che, a differenza degli immobili pubblici quasi inutilizzati, distribuiscono capitali e non li assorbono…”
 
Ghisalberti e Zenoni (Lista Bruni) rispondono:
“Leggendo la lettera del consigliere De Rosa viene da chiedersi a quale Consiglio comunale abbia partecipato e in quale città viva. Accusa le minoranze di aver fatto forte resistenza al piano delle alienazioni, ma dovrebbe invece ricordare che noi eravamo d’accordo sulla gran parte delle alienazioni proposte dalla Giunta, per oltre 40 milioni di euro (su  52).
Dovrebbe anche ricordare che le minoranze non hanno alcun diritto di veto, e che alcuni “problemi” nelle votazioni sono interamente attribuibili ai mal di pancia della sua stessa coalizione.
Siamo ormai a fine anno, ma delle alienazioni messe a bilancio non è ancora entrato un singolo euro. Se oggi i conti non tornano è colpa quindi di un piano di dismissioni presentato in grave ritardo e mai concretamente avviato.
Ben diversa rispetto alla maggioranza è stata invece la nostra posizione su Casa Suardi, la ex sede dell’Università in Piazza Vecchia. Un palazzo storico che non consideriamo un bene da mettere in vendita con la stessa logica di un qualsiasi altro edificio. Non adesso, quando ancora ci sono altre possibilità.
Sono visioni diverse su cui è bene ci sia ancora un confronto tra opinioni, corretto e rispettoso. Vendere un edificio storico di Piazza Vecchia le cui mura hanno vissuto la storia di Bergamo, comunque la si pensi, è una decisione che non si prende a cuor leggero, ben sapendo che entrambe  le scelte avranno delle conseguenze. E’ quindi utile e auspicabile che ci sia un confronto non solo in consiglio comunale, ma anche in città, ed è importante che i cittadini siano informati su quanto l’amministrazione sta decidendo, perché a essere messo in vendita è un pezzo del patrimonio di tutti.
Riteniamo quindi offensivo e inaccettabile che il consigliere della Lista Tentorio  attribuisca a noi la responsabilità del “malcontento popolare” creatosi in città sulla vendita di Casa Suardi, imputandoci una presunta azione denigratoria.
In realtà della lettera del consigliere della Lista Tentorio non ci preoccupano né le parole offensive nei nostri confronti, né le sue inesattezze (alcune anche gravi, come l’elogio all’Amministrazione attuale per non aver inserito Astino tra i beni in vendita, dimenticando che il monastero non è nemmeno di proprietà comunale).
Ci preoccupa invece il messaggio che vi si legge: il destino di Casa Suardi è già segnato verso la vendita ai privati, benché il Sindaco avesse a luglio fatto sperare nel contrario.
Sembra che De Rosa voglia delegittimare l’azione di tanti cittadini e associazioni che si sono mobilitate contro questa decisione, facendo ricadere le colpe sul presunto complottismo delle minoranze.
Questo, francamente, sarebbe davvero grave”.
 
 
 
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